Perchè partecipare a Vicenza sabato 30 aprile 2016 ore 10 Piazzale Stazione Vicenza Corteo di protesta e proposte.
C’erano una volta le banche popolari venete hanno azzerato i risparmi di 220.000 famiglie e aziende per un valore stimato di 10/15 miliardi di euro, gran parte di questi garantiti da 300.000 ipoteche immobiliari dal valore incalcolabile, che andranno a coprire i soldi/risparmi che le stesse banche hanno azzerato.
Molti pensano che il problema sia limitato agli ormai poveri risparmiatori truffati, purtroppo non è così. Dal 2010 con Basilea 3 per la BCE le garanzie immobiliari sui crediti non hanno valore, tutte le banche europee nel 2011-2013 hanno creato dei Fondi d’Investimento Propri nei quali hanno trasferito questo tipo di garanzie preservandone il valore, al contrario le nostre banche popolari che pur sapendo di tali normative dal 2010 al 2015 hanno invece finanziato e convinto i clienti e aziende all’acquisto delle proprie quote/azioni non potendo inserire nei bilanci i finanziamenti per l’acquisto improprio delle quote/azioni, il dato è stato tralasciato , nel 2015 le 2 banche hanno dovuto sotto richiesta e disposizioni della BCE regolarizzare i bilanci, coincidenza nel marzo 2015 con decreto legge 33/2015 il Governo imponeva alle Banche Popolari con utile superiore a 8 miliardi la trasformazione in SPA entro 18 mesi trasformando anche i risparmiatori proprietari di quote/azioni di una coperativa in investitori/speculatori proprietari di azioni di una SPA, coincidenza nel gennaio del 2016 viene recepita la direttiva BCE del Bail in che in caso di bancarotta coinvolge i clienti a pagare ma anche pone delle pene severissime per gli amministratori, ma coincidenza il 15 gennaio in Italia vengono depenalizzati molti reati degli amministratori.
Quanto sopra ha azzerato il risparmi di oltre 220.000 famiglie e aziende per un valore di circa 10/15 miliardi di euro, ma non è finita , perché ?
Le 2 banche hanno circa 300.000 ipoteche dei soci pericolo di APOCALISSE ECONOMICA
Gran parte dei soci risparmiatori che per necessità aveva richiesto la vendita delle quote-azionarie, veniva convinto con varie tecniche truffaldine a firmare un fido o un mutuo “momentaneo fino all’accredito della vendita delle sue quote”, vendita che non è stata più eseguita, con l’azzeramento del valore delle quote azionarie del risparmio accantonato, il socio trasformato in debitore del fido o del mutuo, nella totalità dei casi è proprietario di beni immobili, che andranno ad alimentare i crediti deteriorati, per poi essere venduti da chi acquista la cartolzarizzazione.
Queste posizioni (baciate o fidi, mutui) con le garanzie saranno contestate dai soci risparmiatori truffati e il contenzioso che già si stà verificando porterà con il tempo le banche ad effettuare tutte le azioni necessarie per recuperare il loro credito, rivolgendosi a degli operatori specializzati, di solito fondi speculativi, che sono disposti a farsi carico della rogna, pagando alla banca solo una percentuale del valore di facciata del credito incagliato, per guadagnare sul margine di quello che riusciranno a recuperare effettivamente. Il successo di questa operazione, naturalmente, dipende dalla natura del credito che la banca è costretta a cedere. Ce ne sono di migliori e di peggiori, di garantiti da un’ipoteca su un immobile e di chirografari, concessi cioè senza alcuna forma di garanzia. Il prezzo sul mercato di questi crediti dipende, perciò, da quello che c’è in ballo a garanzia. Gli istituti che hanno fatto una buona politica di credito avranno pertanto percentuali più alte di crediti assistiti da una garanzia, immobiliare o mobiliare e sanno che avranno maggiori chance di recupero. I fondi che stanno approcciando (come Apollo, Cerberus e Fortress),questo mercato improvvisamente esploso in Italia puntano soprattutto a questi, ma quando si fanno avanti con le banche, si sentono dire che per chiudere il deal devono acquistare un pacchetto dove ci siano un po’ di crediti assistiti e un po’ privi di garanzia; per i primi il prezzo di vendita si aggira tra il 20 e il 25% del valore di facciata, per i secondi tra il 5 e il 10%. Dalla vendita dei primi, se sapranno scegliere i pezzi di maggior pregio, i fondi possono ottenere fino al 40% del valore iscritto in bilancio, con margini molto interessanti, mentre coi secondi, dove la perdita totale è molto probabile, possono cimentarsi gli esperti di impacchettamenti finanziari, da scaricare con sofisticati prodotti sul popolo dei risparmiatori, spesso inconsapevoli di quello che acquistano. La tempestiva operazione di novembre 2015 (vendita sofferenze Etruria al 14,7% a Fonspa ) potrebbe, dunque, essere un grande affare per gli abili negoziatori, ma potrebbe essersi rivelato un boomerang per il sistema bancario, che adesso si trova a fare i conti con gli altri operatori, che indicano quel prezzo di novembre 2015 come il precedente a cui rifarsi, fregandosi le mani per i buoni affari che potranno chiudere.
Se le 300.000 ipoteche di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, dovessero essere messe nel mercato immobiliare, sarebbe una apocalisse economica, in quanto nel 2015 il Veneto era la 2° regione d’Italia con 18400 esecuzioni immobiliari, che hanno provocato un abbassamento dei valori immobiliari in esecuzione del 50/70%. PERTANTO SE DOVESSERO ESSERE MESSI NEL MERCATO 300.000 IMMOBILI il conseguente abbassamento del valore immobiliare sarebbe inesorabilmente e irreversibilmente azzerato, dando la possibilità ai fondi speculativi di appropriarsi in maniera incontrastata di tutto il territorio Veneto e Italiano.
Questo scenario avrebbe una devastazione economica esponenziale pari a 10/100/1000 volte la crisi sub-prime America del 2008, che ha provocato dei danni economici di circa 7.000 Miliardi di Dollari, pertanto siamo tutti in pericolo e tutti cittadini, politici istituzioni dobbiamo fare in modo di cambiare il corso della storia, in modo che si possa almeno ripartire da zero con un futuro per tutti.
Questo scenario avrebbe una devastazione economica esponenziale pari a 10/100/1000 volte la crisi sub-prime America del 2008, che ha provocato dei danni economici di circa 7.000 Miliardi di Dollari, pertanto siamo tutti in pericolo e tutti cittadini, politici istituzioni dobbiamo fare in modo di cambiare il corso della storia, in modo che si possa almeno ripartire da zero con un futuro per tutti.
Patrizio Miatello presidente associazione Ezzelino III da Onara