BANCHE: DOMANI CONTE E TRIA VEDONO RISPARMIATORI, PESA NODO ARBITRATO =
Roma, 6 apr. (AdnKronos) – Sarà il premier Giuseppe Conte, nuovamente
nel ruolo di mediatore, a cercare di sbrogliare il complesso intreccio
che si è formato attorno alle norme che devono sbloccare il fondo
stanziato in legge di bilancio per i rimborsi ai truffati dalle
banche, il cosiddetto Fir.
Domani, alle 12 a Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio, alla
presenza anche del ministro dell’Economia Giovanni Tria, ha convocato
una quindicina di associazioni, tra risparmiatori e consumatori.
Tra le possibili ipotesi che girano sull’appuntamento, c’è quella per
cui Conte proporrà agli interlocutori la reintroduzione di una
‘riedizionè dell’arbitrato, così da allinearsi all’intesa raggiunta
da Tria con il commissario Vestager. Venerdì i due a Bruxelles hanno
infatti raggiunto un accordo in linea con le norme europee, prevedendo
un sistema di rimborsi diretti per circa il 90% dei risparmiatori con
Isee sotto ai 35mila euro, avvalendosi del concetto di emergenza
sociale che eviterebbe di configurare gli indennizzi come aiuti di
Stato. Il restante 10%, invece, dovrà essere sottoposto a ‘controllì
da parte della commissione istituita per le verifiche, poiché
potrebbero essere potenziali speculatori o persone che volontariamente
avrebbero acquistato azioni e subordinate. Un concetto, però, che le
associazioni dei risparmiatori non vedono di buon occhio. (segue)
(Mat/AdnKronos)
ISSN 2465 – 1222
07-APR-19 12:04
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BANCHE: DOMANI CONTE E TRIA VEDONO RISPARMIATORI, PESA NODO ARBITRATO (2) =
(AdnKronos) – Come spiegano all’Adnkronos fonti interpellate in vista
dell’incontro, infatti, sarebbe discriminatorio stabilire l’esistenza
di una truffa solo in base al fatto che la persona coinvolta abbia un
reddito alto o patrimoni immobiliari. Mentre, fanno sempre sapere le
fonti, la reintroduzione dell’arbitrato in sé non sarebbe un problema,
a patto che non sia la Consob a occuparsene in quanto, spiegano, è in
palese conflitto di interessi sulla vicenda. Le associazioni, infatti,
accusano l’autorità di essere coinvolta nella vicenda delle truffe a
causa della vigilanza mancata (c’è chi dice «volutamente») sul
malaffare che si era creato negli istituti di credito.
La convocazione decisa da Conte è stata una mossa necessaria dopo
l’ennesimo stop sulle misure di sblocco del Fir in Cdm giovedì. Stop
dovuto ancora allo scontro tra Tria e Di Maio: davanti alle proposte
del primo, il vicepremier pentastellato aveva risposto con un secco
no, stabilendo come priorità la rapidità di tutti i rimborsi e
ribadendo la necessità di ascoltare le associazioni dei risparmiatori,
e di avere un loro via libera, prima di prendere una qualsiasi
decisione.
La strada per l’accordo resta comunque in salita, a meno che
nell’incontro di domani non arrivasse la svolta per mettere d’accordo
le richieste delle vittime delle truffe e i paletti di Bruxelles,
aprendo il varco per il via libera alle norme sblocca-ristori già
martedì, contestualmente al Consiglio dei ministri sul Def.
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