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Riflessioni sentenza Frati Monte Berico ex Banche Venete iniziative legali e Fondo indennizzo risparmiatori con i conti dormienti risvegliati Miatello

A tutti i risparmiatori

La sentenza del tribunale di Venezia che condanna alle spese legali € 300.000 i Frati del Santuario di Monte Berico “Provincia Veneta dell’Ordine dei Servi di Maria”, merita riflessioni sulle iniziative legali relative alle vicende delle banche venete.

 

Ricordando che dopo la messa in liquidazione delle ex Banche Venete del 25/06/2017, la realizzazione dei diritti dei soci era impraticabile , l’unica possibilità da noi individuata, progettata e promossa dal 29/06/2017 (Bettiol-Mazzon-Miatello) era l’istituzione di un  fondo vittime degli illeciti finanziari alimentato dai conti dormienti,  sconsigliando nella quasi totalità dei casi iniziative legali , comprese e in particolare le costituzioni di massa di parte civile nei procedimenti penali, bastavano alcuni risparmiatori per banca, visto che con i debiti delle banche nulla sarebbe rimasto ai soci, e il numero dei danneggiati era tale da non poter trovare soddisfazione con i patrimoni degli imputati, essendo del resto improcedibile l’azione verso le banche messe in liquidazione.

Precisiamo inoltre che le costituzioni di parte civile non hanno nessuna relazione di causalità con l’istituzione del Fondo indennizzo risparmiatori alimentato dai conti dormienti , che si è basato sulle sanzioni di Banca d’Italia e Consob.

Fortunatamente come da nostro progetto iniziale, non servivano sentenze di condanna che fra l’altro non sono ancora passate in giudicato, mentre va rilevata l’avvenuta prescrizione di gran parte dei reati contestati.

Inoltre i primi bonifici d’indennizzo per chi non aveva perso tempo, sono arrivati dal 07 ottobre 2020 ; mentre la prima condanna agli amministratori ZONIN +Altri BPVI è del 19 marzo 2021.

Se qualcuno non avesse fatto perdere tempo sconsigliando il fondo nei primi sei mesi (Agosto 2019-Gennaio 2020), insistendo invece con le costituzioni di parte civile, al 31/12/2021 o al massimo al 31/07/2022, nonostante il Covid tutto si sarebbe concluso compreso il riparto delle rimanenze dei 545,3 Milioni.

Il passare del tempo al 31/12/2022 e la sentenza del Consiglio di Stato del 19/01/2023

che respinge i ricorsi di quei casi (3800 o 4800)  per errato reddito e patrimonio 2018,

la sussistenza di altri ricorsi bloccano di fatto il riparto delle rimanenze, a scapito di 138000/140000 famiglie tra cui molte in estremo bisogno.

 

La prospettata diffida al MEF perché provveda al riparto, è in palese contraddizione con l’instaurazione del contenzioso innanzi alla giustizia amministrativa, che fino a quando sarà in atto, impedirà il riparto.

La richiesta di alcuni di riaprire il vaglio della Commissione per i rigetti se accolta porterebbe il riparto a tempo indefinito, considerando poi che potrebbero aprirsi ulteriori contenziosi.

 

Pertanto si ha la prova provata che se non fosse stato per il fondo indennizzo risparmiatori FIR  alimentato dai conti dormienti, nessuno avrebbe preso niente.

Per quanto sopra abbiamo chiesto un commento alla Sentenza al nostro consulente legale Prof. Avv. Rodolfo Bettiol che riportiamo.

Nell’augurarvi buona Pasqua

Avanti con forza maggiore per il riparto senza condizioni.

Patrizio Miatello 

 

La Sentenza del Tribunale di Venezia – Sez. specializzata in materia di impresa in data 29/03/2023 respinge la domanda di risarcimento danni della Provincia Veneta dell’Ordine dei Servi di Maria proposta nei confronti degli amministratori della Banca Popolare di Vicenza avente per oggetto il risarcimento del danno ex art. 2395 C.C. in conseguenza della mancata vendita delle azioni richiesta dalla Provincia Veneta dell’Ordine dei Servi di Maria in data 7/7/2014.

Afferma la sentenza che la parte attrice non poteva vantare un diritto di vedere soddisfatto il proprio diritto del 7/7/2014.

Per la Sentenza invero, l’art. 18 dello Statuto non imponeva alla Banca di riacquistare le proprie azioni.

La disciplina di settore proponeva la parità di trattamento e la Banca si era data delle regole sul rimborso e in concreto il CDA deliberava i rimborsi.

La parte attrice non ha neppure argomentato che sussistessero delle violazioni in ordine a delle regole che la Banca si era data.

Alla luce dei criteri datesi dalla Banca occorreva la dimostrazione che la parte attrice avrebbe potuto e dovuto essere soddisfatta.

Ma oltre ciò si aggiungeva a partire dell’1/1/2014 la necessità che l’operazione fosse autorizzata e non era verosimile che essa avrebbe potuto essere concessa.

In definitiva difettava un diritto a vedere soddisfatto l’ordine del 7/7/2014 considerando il divieto imposto dal regolamento UE oltre alle regole interne datesi da BPVI per assicurare parità di trattamento.

Avv. Prof. Rodolfo Bettiol

Veneto Banca prescrizione reati

Prescrizione reati Veneto Banca. Purtroppo era quello che avevamo previsto, motivo che ci ha portato dal 26/06/2017 subito dopo la cancellazione delle Banche con la Liquidazione Coatta amministrativa, a dedicare ogni minuto del nostro tempo alla realizzazione e creazione del fondo vittime reati finanziari FIR, trovando € 2,5 Miliardi e risvegliando € 1,575 Miliardi dei conti dormienti per alimentare il fondo che ha alleviato oltre 140.000 famiglie dei risparmiatori vittime in tutta Italia delle 11 Banche cancellate con la liquidazione coatta amministrativa. Grazie a Bettiol, Mazzon e a tutti quelli che prima o dopo ci hanno dato forza maggiore per iniziare e portare avanti il nostro progetto di risveglio dei conti dormienti per l’alimentazione del Fondo Indennizzo Risparmiatori.
Senza i conti dormienti prescritti e risvegliati nessuno avrebbe preso niente.
Sarebbe rimasta solo la conferma che la giustizia in Italia non funziona. Patrizio Miatello presidente associazione Ezzelino III da Onara

fondo indennizzo risparmiatori consap

Fondo Indennizzo Risparmiatori Soluzione I.S.A. Ex studi di Settore 31-Mazzon Loris il tributarista CHI HA TEMPO NON ASPETTI TEMPO

A tutti i Risparmiatori,

non c’è due senza tre. Inizio così per annunciare che il Tributarista Mazzon Loris,  consulente al quale l’Associazione Ezzelino si rivolge fin dall’inizio, ha risolto il terzo caso nazionale.

Dopo la soluzione 389 fattura elettronica che ora è riportata sulle più autorevoli riviste e libri del settore, dopo la soluzione tassazione indennizzo e tassazione fir della settimana scorsa che consente a tutti i risparmiatori di non temere il prelievo fiscale sulle somme ricevute ed in ricezioneora arriva la soluzione ISA di cui all’allegato (clicca link Agenzia delle Entrate.

Gli I.S.A. (indicatori sintetici di affidabilità) del periodo d’imposta 2018, che sono un allegato purtroppo ancora poco conosciuto del modello Unico, possono essere trasmessi/modificati, fino al 02.03.2020.

Tale soluzione impatta direttamente sulla domanda F.I.R., essendo la stessa direttamente collegata ai requisiti reddituali e patrimoniali 2018.

Dunque tutti i risparmiatori con un indice ISA basso, hanno la possibilità di migliorare la propria posizione conseguendo un indice idoneo e tranquillizzante ai fini della domanda F.I.R..

Ancora una volta l’Associazione Ezzelino risolve i problemi a vantaggio di tutti e non solo dei propri iscritti.

Rimane però una nota negativa potevamo fare molto meglio se qualcuno non avesse fatto perdere tempo, solo per strumentalizzare i risparmiatori,  speriamo che la vicenda delle banche possa avere insegnato che giocare con il tempo è come giocare col fuoco e ci si può bruciare oltre che a bruciare altri.

Concludo tale mia comunicazione con una raccomandazione rivolta a tutti i risparmiatori da parte del Tributarista Mazzon Loris.

“ Cari Risparmiatori ed Imprenditori, mi scuso per le mie poche parole, consuetudine che mi è propria come ben sapete. Le domande F.I.R. stanno procedendo pur con le difficoltà soggettive di ogni caso che VIENE TRATTATO E VAGLIATO SINGOLARMENTE.

Sono state avanzate delle proposte e delle soluzioni sia alla politica che a Consap per concretizzare ciò che è il nostro comune obbiettivo e cioè  farvi riavere i soldi persi. Vi terremo informati.

La situazione non è però semplice né tanto meno le domande sono facili. Vanno a sfavore dei risparmiatori alcune “furbizie” che si stanno riscontrando nelle domande presentate da sparuti gruppi che però minano alla base il concetto di esistenza di risparmiatori. Come per il corona virus è auspicabile isolare tali situazioni ed incidere sulle stesse andando oltre alla quarantena. Sono certo che gli enti preposti lo faranno.

Consiglio a tutti la massima prudenza ed attenzione assieme alla comprensione dei lunghi tempi di attesa che sono indispensabili all’Associazione Ezzelino per preparare al meglio le Vostre richieste ai fini di un esito soddisfacente.

In riferimento a quelle situazioni che abbiamo classificato come improcedibili o problematiche, auspico che la saggezza vi faccia comprendere che è così per il vostro interesse. Loris Mazzon”

A presto, CHI HA TEMPO NON ASPETTI TEMPO

Patrizio Miatello

per iscrizioni all’associazione ezzelino scrivere mail ezzelino.onara@gmail.com